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8 GIOCHI IN AUTO PER BAMBINI CHE NON SI ANNOIANO MAI

Siamo arrivati?
Quanto manca?
Uff! Avevi detto che eravamo quasi arrivati!

Siamo in auto da ore e ore e i bambini stanno lanciando chiari segnali di insofferenza. Sono arrivati all’ultima delle tre fasi in cui si articolano, di solito, i nostri viaggi: l’eccitazione per la partenza che si trasforma in stanchezza da pisolino che si trasforma in noia. E la noia, lo saprai meglio di me, è il peggiore compagno di viaggio dei bambini, e quindi anche dei genitori. Come evitarla? Puoi proporre ai tuoi figli dei giochi creativi e didattici che servono a far volare il tempo mentre si viaggia. Non c’è nulla di meglio di unire l’utile al dilettevole, come si suol dire.

Lì per lì non ti viene nessuna idea? Qui trovi 8 giochi che ho proposto ai miei figli durante il nostro ultimo viaggio in auto. Sono potentissimi antidoti alla noia. Aiuteranno anche i tuoi bambini a far passare più in fretta il tempo, a concentrarsi, a potenziare creatività e memoria e a scoprire parole nuove.

Eccoli qui!

Il gioco della musica. Segui il tempo!

Fai partire una canzone che i bambini conoscono bene. Scommetto che non ci sarà neanche bisogno di invitarli a cantare, perché lo faranno spontaneamente. A un certo punto della canzone, abbassa l’audio per qualche secondo, in modo che non si senta più la musica. I bambini dovranno continuare a cantare senza fermarsi. Una volta che alzerai di nuovo il volume, scoprirete se sono riusciti o no a seguire il tempo.

Fa bene perché: imparano ad ascoltare e rispettare il tempo della musica.

Fa rima con…

Tu scegli una parola, per esempio “gatto”, e i bambini dovranno cercarne altre in rima, come: piatto, matto, atto, patto, ecc… Vince chi ne trova di più. Con le parole in rima potrete comporre delle brevi poesie. Noi ci abbiamo provato e ne abbiamo create di bellissime!

Fa bene perché: imparano parole nuove, potenziano creatività e scrittura.

Una catena di parole

Per continuare a giocare con le parole, puoi proporre anche il gioco della catena. Funziona così: tu pensi a una parola e i bambini devono trovarne una che inizia con la stessa sillaba con cui finisce la tua. Per esempio: mare, remo, mostra… Si continua così, a catena!

Fa bene perché: ampliano il loro vocabolario.

Sinonimi e contrari

Questo gioco è un po’ più impegnativo, quindi va bene per i bambini più grandi. Tu dovrai dire un aggettivo e loro dovranno trovare il suo contrario, dopodiché elencheranno tutti i sinonimi che conoscono. Se l’aggettivo è “facile”, i contrari sono: difficile, complicato, faticoso…

Fa bene perché: approfondiscono la lingua e scoprono che ogni aggettivo ha tanti sinonimi.
Quindi, perché usare sempre le stesse parole?

Le addizioni di memoria

Al gioco della memoria i bambini mi battono sempre e si divertono tantissimo! Funziona così: uno dice una parola, la seconda persona la ripete e ne aggiunge una nuova, la terza ripete le prime due e ne aggiunge un’altra e così via. Bisogna cercare di ricordarle tutte in fila, nell’ordine in cui sono state dette.

Fa bene perché: allenano concentrazione e memoria.

Ogni targa è una storia da raccontare

Questo è il gioco che preferisco. I bambini leggono la targa dell’auto che ci precede, le regole sono: le lettere servono a creare il nome di un personaggio di fantasia; le ultime due cifre ci rivelano l’età. Da qui parte una magnifica storia inventata.

Fa bene perché: è una palestra per la creatività.

La cosa misteriosa

Ogni persona – escluso chi guida – guarda fuori dal finestrino e scrive su un foglietto una cosa che vede (una persona, un veicolo, un campanile, un albero o altro).Questo foglietto viene tenuto nascosto. A turno, ognuno dice l’iniziale della “cosa misteriosa” che ha scelto e da lì si parte con una serie di domande per cercare di indovinarla.

Fa bene perché: allena la capacità di intuizione.

Ma come? Siamo già arrivati? Ecco, questo è il potere del gioco sui bambini!