Sabbia, mare e sole. Elisir per combattere la cellulite

Mare o montagna? Io ho sempre preferito la vita da spiaggia. Non a caso anche queste vacanze le trascorrerò su un’isola remota. È una pausa rigenerante che mi fa tornare a casa con qualche anno in meno. Merito della vita da spiaggia rilassante, ma non solo. Merito anche della sabbia e dell’acqua del mare sulla pelle e degli esercizi da fare in spiaggia, che sono dei veri e propri trattamenti di bellezza per le gambe.

Combattere la cellulite al mare

A meno che qualcosa non vada storto, in vacanza ci si rilassa sempre, che si sia scelto il mare o la montagna. Ci si rilassa e si abbassano i livelli di stress, che sono una delle cause della cellulite. Quando siamo stressate, infatti, le ghiandole surrenali producono il cortisolo, un ormone che favorisce la comparsa della ritenzione idrica e della cellulite. Quindi possiamo dire che tutte le vacanze sono rigeneranti per il corpo, purché ci si rilassi. Quelle al mare, però, lo sono ancora di più per una serie di motivi che ti spiego subito.

Benefici dell’acqua di mare sulla pelle

Nell’acqua marina sono disciolti diversi sali minerali e oligoelementi, il loro contenuto raggiunge il picco massimo nei mari chiusi, come il Mar Morto. Queste sostanze sono un toccasana per la pelle: la purificano e la rendono più tonica. Il minerale più prezioso contenuto nell’acqua del mare è senza dubbio il sodio che, per osmosi, favorisce il drenaggio e lo smaltimento dei liquidi in eccesso. Quindi sì, i benefici dell’acqua di mare sulla cellulite sono reali!

Sabbia, mare e sole. Elisir per combattere la cellulite

Benefici del sole sulla pelle e sulla circolazione

La cellulite è provocata da un problema di natura circolatoria. Bene, devi sapere che il calore del sole, se associato all’acqua fredda del mare, risveglia la circolazione periferica e contrasta ritenzione idrica e cellulite.

Inoltre, come già saprai, mentre prendi la tintarella sintetizzi la vitamina D che fa bene non solo alle ossa e all’umore, ma anche alla pelle: la asciuga e aiuta l’abbronzatura. Mi raccomando però: proteggiti con i filtri solari, anche loro aiutano a mantenere la pelle giovane!

Peeling naturale e sabbiatura
Da piccolina lo facevo per gioco, oggi lo faccio come trattamento di bellezza: prendo un secchiello, lo riempio per metà di sabbia, poi ci verso l’acqua del mare fino a ottenere uno scrub naturale che massaggio sulle gambe con movimenti circolari. In questo modo stimolo il ricambio cellulare e la circolazione del sangue.

Con la sabbia si può fare anche un altro “gioco”: la sabbiatura. Si utilizza il calore della sabbia per stimolare la vasodilatazione e combattere la cellulite. Ti spiego subito come faccio le sabbiature:

Come allenarsi al mare? Gli esercizi in acqua per gambe e glutei

Sabbia, mare e sole. Elisir per combattere la cellulite

Anche l’esercizio più piccolo, come una semplice camminata, se svolto in acqua vale mille volte di più. Non solo perché, come immaginerai, ti costa più fatica, ma anche perché mentre li esegui l’acqua svolge un micromassaggio sulla pelle che favorisce la microcircolazione. Anche la sabbia sotto i piedi riattiva la circolazione, contrasta i ristagni di sangue e sgonfia le gambe, un problema molto comune con l’arrivo del caldo.

Le mie giornate in spiaggia, di solito, iniziano con una passeggiata in acqua.

Il momento migliore è la mattina presto, quando l’acqua è fredda e il sole non è ancora alto. L’acqua fredda svolge un’azione tonificante per i vasi sanguigni. Di solito mi immergo fino alla vita e cammino senza fermarmi per minimo quaranta minuti.

Mentre cammino, svolgo anche degli esercizi per tonificare gambe e glutei e attivare la circolazione. Eccone tre:

Ah, dimenticavo: sarebbe meglio svolgere questi esercizi su un fondo sabbioso. In caso di sassolini, non dimenticare i sandali di gomma, o rischierai di farti male.

Insomma, come avrai capito non sono una di quelle che al mare se ne sta ore e ore sul lettino a scottarsi sotto il sole. La vera vacanza, per me, è avere tutto il tempo che voglio per rilassarmi e coccolare il mio corpo.

Kangoo Jumps: cosa sono, come si usano e fanno bene alle gambe

Vi è già capitato di incrociare per strada runner un po’ strani che, invece di correre, saltellano su particolari scarpe da ginnastica rimbalzanti?

Si tratta delle Kangoo Jumps: calzature speciali, molto simili a pattini in linea, ma dotate di molle flessibili al posto delle rotelle. Nate in Svizzera nel 1995, sono state pensate per diminuire il rischio di infortuni durante diverse attività a corpo libero, massimizzando i profitti dell’allenamento e riducendo il rischio di eventuali infortuni grazie alla tecnica del rebound (rimbalzo).

Kangoo Jumps: come utilizzarle

Se queste speciali calzature sono particolarmente adatte ad attività all’aria aperta come il jogging, non sono da disdegnare neppure per l’allenamento indoor. A casa, se si è alle prime armi, si possono utilizzare praticando semplici saltelli da integrare pian piano con qualche esercizio più aerobico. In alternativa, in palestra, possono essere indossate per attività di gruppo più specifiche: tra le lezioni più apprezzate nei centri fitness, ad esempio, c’è il Kangoo Power, allenamento perfetto per bruciare calorie e tonificare, oppure la Kangoo Dance adatta a chi ama scatenarsi ritmo di musica.

Kangoo Jumps: tutti i benefici per le gambe

Sono molteplici i vantaggi apportati dalle Kangoo Jumps alle gambe. In primis il rebound permette una riduzione pari all’80% del rischio infortuni grazie al minore sovraccarico su muscoli e articolazioni di caviglie e ginocchia. In secondo luogo, poi, il saltellamento stimola il sistema linfatico aiutando l’eliminazione di liquidi e tossine, combattendo la formazione di cellulite causata proprio dal loro ristagno. Per avere buoni risultati i Kangoo Jumps dovrebbero essere utilizzati per almeno 50 minuti un paio di volte a settimana.

Kangoo Jumps: gli altri vantaggi

Il rimbalzo, inoltre, rafforza cuore e muscoli, regolarizza la pressione sanguigna, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, migliora il coordinamento del sistema nervoso e facilita il riposo, agevolando il ritmo sonno veglia.

Tecniche di massaggio: le migliori per eliminare la cellulite

Promemoria per il periodo festivo: ricordarsi che la cellulite non va mai in ferie e cibi grassi e giornate sedentarie sono acerrime nemiche della nostra bellezza. Sport, alimentazione equilibrata e abitudini sane sono fondamentali per combattere gli inestetismi della pelle, ma un ulteriore alleato potrebbe essere un massaggio specifico.

In passato abbiamo visto come applicare in autonomia creme specifiche o oli essenziali con un massaggio drenante (ne abbiamo parlato qui) oggi proviamo a capire, invece, quali sono le tecniche utilizzate dai professionisti per eliminare la cellulite.

Tecniche di massaggio: qual è la più adatta per te?

Esistono vari tipi di trattamento a compressione manuale, caratterizzati da alcuni elementi in comune come la necessità di essere reiterati in un arco di tempo definito per sortire effetti, avere una durata di almeno 30 minuti. In questi casi, infatti, le mani devono aderire bene alla pelle per individuare e sospingere gli accumuli di liquidi e avere effetto sulla cellulite.

Vediamo, quindi, nel dettaglio le 3 tecniche di massaggio più diffuse ed efficaci.

Linfodrenaggio: è forse uno dei massaggi maggiormente praticati per combattere la cellulite e si basa su una tecnica manuale che favorisce l’eliminazione dei liquidi interstiziali sbloccandone i canali intasati. Il drenaggio linfatico prevede dei movimenti leggeri, lenti e ripetuti, alternati a pressioni delicate ed è consigliato per combattere non solo la cellulite, ma anche le varici. Può essere eseguito in qualsiasi zona del corpo e ha una durata che può andare dai 30 ai 60 minuti.

Massaggio dinamico: si basa sugli stessi principi del linfodrenaggio, ma come suggerisce il nome, si distingue per la velocità dei movimenti. Il massaggiatore, in continuo movimento attorno al lettino, non perde mai il contatto con il corpo, adattando le manipolazioni alle esigenze del sottoposto, con pressioni più profonde e decise nelle zone maggiormente interessate dalle concentrazioni adipose. Proprio la personalizzazione del trattamento rende quest’ultimo adatto anche in presenza di varici o capillari evidenti. La seduta dura circa 30-35 minuti, e procede dalle gambe e dai glutei al dorso, all’addome, alle ascelle e alle braccia.

Massaggio connettivale: è il più indicato nei casi di cellulite fibrosa ben localizzata, mentre è sconsigliato a chi abbia la cute o i capillari troppo fragili o a chi soffre di vene varicose. Il trattamento in questo caso prevede dei profondi movimenti “a rullo”, efficaci per smuovere l’adipe accumulata nei cuscinetti di cellulite e agevolarne il riassorbimento. In questo caso la durata del massaggio è di circa 40 minuti.

Fanghi per le gambe: come funzionano e come applicarli a casa

Durante le festività natalizie ci si può ritagliare più facilmente un po’ di tempo da dedicare alla cura della persona, testando anche qualche nuovo espediente per rendere più bella e idratata la pelle, ma soprattutto per privarla degli inestetismi provocati da cellulite e buccia d’arancia.

Perché dunque non provare i benefici di un impacco con fanghi termali? Un trattamento utilizzato sin dai tempi più antichi e che sfrutta le sue componenti naturali per migliorare la microcircolazione locale e contrastare il ristagno di liquidi interstiziali.

Fanghi anticellulite: da cosa sono composti

I fanghi termali sono costituiti essenzialmente da acqua e argilla. Si presentano come un materiale dalla consistenza melmosa e facilmente spalmabile. Analizzandone la composizione più nello specifico, si individuerà:

Fanghi anticellulite: come si applicano

L’applicazione regolare dei fanghi anticellulite, abbinata a uno stile di vita sano, una dieta equilibrata e regolare attività fisica, può apportare dei sostanziali benefici nella lotta contro gli inestetismi cutanei. Il loro utilizzo non è limitato ai centri termali: si possono facilmente acquistare in farmacia o erboristeria e provarli anche con un pratico e più economico fai da te.
Prima del trattamento con il fango anticellulite è consigliabile uno scrub sotto la doccia per rimuovere sporco in eccesso e cellule epidermiche invecchiate. Quindi, dopo aver accuratamente asciugato il corpo con un panno morbido, si può procedere all’applicazione del fango precedentemente riscaldato (la temperatura può arrivare fino a 45° circa).
La pasta argillosa dovrà essere applicata con un pennellino a setole morbide solo sulle parti realmente interessate da buccia d’arancia o cellulite (solitamente fianchi, cosce, gambe e addome), con un massaggio circolare che favorisca l’azione terapeutica del prodotto e, allo stesso tempo, stimoli il microcircolo. Al termine dell’applicazione, per non disperdere il calore, le parti interessate possono essere avvolte in un paio di strati di pellicola (si può utilizzare tranquillamente quella alimentare) e si può lasciare il fango in posa per almeno 30 minuti.
Al termine del tempo stabilito si può procedere ad eliminare l’argilla con una doccia tiepida. Per godere al massimo del trattamento e favorire la sudorazione, infine, è consigliabile rimanere per almeno 15 minuti sdraiati e coperti da un telo caldo. Effetto relax garantito!